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Quando il nostro vino arriverà nelle vostre case, dovrete subito tenere alcuni accorgimenti. Il procedimento di imbottigliamento sembra facile ma, per chi non è propriamente del mestiere, qualcosa di piccolo ma importante può sfuggire. Ci sono molti fattori da tenere in considerazione. Ecco allora che desideriamo fornirvi i migliori consigli per gustare al meglio il nostro vino.

LA CONSERVAZIONE

La conservazione in damigiana

Per conservare del vino in damigiana avremo bisogno prima di tutto di un luogo fresco (15-20° C) e riparato dove riporre la damigiana che vi abbiamo consegnato: in questo caso l’ideale è avere una propria cantina, ma in caso di sua mancanza dovremo fare molta attenzione a riprodurre nel luogo deciso una temperatura stabile, dell’ordine di misura indicato sopra. Qui starà finché voi non deciderete di imbottigliarlo. Noi usiamo mettere sempre una pastiglia di paraffina che galleggia sul tappo del vino, che lo preserva da una patologia molto comune chiamata “fioretta”, che si presenta come un velo biancastro sopra la superficie del vino, che sta a contatto con l’ossigeno. All’imbottigliamento basta togliere questa pastiglia. L’uso di un tappo a tenuta stagna, un ambiente fresco ed asciutto, ed il buio, permettono la conservazione del vino in damigiana minimo per sei mesi. Non tenetela vicino a quella dell’aceto perché nell’aria i batteri di quest’ultimo intaccherebbero il vino buono.

La conservazione in taniche
Evitate di tenere il vino sfuso in contenitori di plastica: travasate entro un giorno, perché la camera d’aria che si forma all’interno fa ossidare il vino.

ATTENZIONE: il nostro vino potrebbe fare del fondo, perché è poco trattato. E’ segno della genuinità del vino.

L’IMBOTTIGLIAMENTO

Periodo di imbottigliamento

Il periodo più indicato per imbottigliare è da fine febbraio a fine aprile, ma anche maggio e giugno vanno bene. Invece, seconda metà di agosto e prima metà di settembre per i vini da invecchiamento.

La tradizione lunare consiglia di imbottigliare: 

Vi sveliamo una segreto del mestiere: se volete essere proprio sicuri di ottenere un vino piacevolmente vivace, potete aggiungere nella vostra damigiana un litro (1 bottiglia, o una e mezza) del nostro Moscato Dulcis in Fundo: essendo che contiene lieviti che in primavera provocano una seconda rifermentazione, produce CO2 naturale che renderà il vostro vino frizzante. Provare per credere! Ma attenzione: dovrete procurarvi bottiglie più resistenti, per evitare che facciano il botto prima del dovuto 🙂

MATERIALI DI IMBOTTIGLIAMENTO

L’Azienda Agricola Mauro Rei consiglia di usare una gomma da travaso pulita prima con acqua calda e lasciata scolare. Durante il riempimento delle bottiglie bisogna assicurarsi che siano asciutte.

Quale bottiglia? In linea teorica diversi tipi di bottiglie si sposano a diversi tipi di vino ma possiamo restringere al massimo la scelta. A noi piace molto la bordolese, attualmente la più utilizzata, adatta ad imbottigliare vini bianchi e rossi. Il successo della bordolese ha molti fondati motivi: la spalla larga trattiene eventuali depositi che possono essersi formati sul fondo ma non solo: è generalmente piuttosto leggera e offre una buona presa per cui risulta molto maneggevole, ha una base stretta che facilita lo stoccaggio e, di norma, è disponibile in diverse varietà di colore (bianco, verde e marrone) così da soddisfare un po’ tutte le esigenze. Se dovete imbottigliare invece vini dolci e vivaci, vi suggeriamo l’emiliana o la sciampagnotta: sono bottiglie più resistenti e sono facilmente reperibili nelle rivendite.

Quale colore della bottiglia? In genere per i vini rossi è indicato il colore marrone o verde e per i bianchi o rosati verde o bianco (per poter godere dei riflessi del vino). Tuttavia è importante ricordare che il vino soffre l’eccessiva esposizione alla luce e quindi se non potete proteggere adeguatamente le vostre bottiglie vi consigliamo di scegliere un colore scuro anche per i vini bianchi.

Quale tappo? Quella del tappo non è una scelta scontata: In linea di massima vi consigliamo il tappo di sughero tradizionale (monoblocco di almeno 4,5 centimetri di lunghezza) oppure i tappi sintetici che possono essere una valida alternativa, specie se pensate di consumare il vostro vino nel giro di un anno, come di solito è per una scorta casalinga. Ma per i tappi sintetici di qualità il prezzo non scende molto. Un po’ di risparmio si po’ ottenere con l’acquisto di tappi di sughero agglomerato, però bisogna prestare un po’ di attenzione nella scelta ed in genere è bene scartare quelli venduti a prezzi davvero stracciati.

I tappi acquistati in eccesso possono essere conservati (non troppo a lungo se di sughero) per gli imbottigliamenti successivi purché ben chiusi e posti in un luogo pulito e asciutto (specie se di sughero).

tappi a vite e  i tappi a corona sono le tipologie più economiche, e negli ultimi tempi sono rivalutati anche dal mondo professionale (ma nell’imbottigliamento professionale i tappi a vite sono differenti perché hanno un colletto di sicurezza e la capsula, quindi isolano molto di più il vino). È però importante controllare il buono stato del tappo (non riciclate i tappi a corona) e effettuare con cura la tappatura per evitare una precoce ossidazione e degradazione del vino. Per precauzione, utilizzateli solo se pensate di consumare il vino entro un periodo di tempo davvero breve.

PULIZIA ED IGIENE DELLA DAMIGIANA
Dopo aver imbottigliato il vino, e aver lavato e risciacquato un paio di volte la damigiana con candeggina inodore (ipoclorito di sodio, due cucchiai per mezzo litro di acqua) e lasciata asciugare all’ingiù almeno per un giorno, è pronta per essere di nuovo riempita. Noi comunque per precauzione, laviamo sempre tutte le damigiane con acqua bollente a 70°. Mettetela da parte, e noi verremo a riprenderla se poi deciderete di effettuare un successivo ordine, e ve ne consegneremo un’altra piena. Attenzione: mai cercare di “avvinare” prima di mettere vino, con acqua o aceto! Magari con un po’ di vino buono. Lo stesso procedimento di pulizia dev’essere applicato a bottiglie o altri tipi di contenitori, se non sono stati appena acquistati e quindi già pronti all’uso.

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