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Mauro Rei

Storia e leggenda

Un uomo. Un cavallo. Una terra da conquistare. Dalle colline a strapiombo sul mar ligure fino alle fertili pianure della Val Padana. Una corsa contro il tempo per portare a termine una missione. Il protagonista di questa leggenda è Aleramo, il condottiero che più di 1000 anni fa, creò tra Liguria e Piemonte il primo stato italiano: il Marchesato del Monferrato.

Il marchesato del Monferrato, dal 1575 ducato del Monferrato, fu il primo Stato italiano indipendente, situato tra il Piemonte meridionale e la Liguria. La tradizione vuole che lo Stato sia stato donato verso la fine del 900 al già marchese Aleramo, dall’imperatore del Sacro Romano Impero in persona, Ottone I.

La leggenda, resa immortale da una poesia di Carducci, narra che il marchese Aleramo  venne ingaggiato nell’esercito imperiale ed entrò alla corte dell’Imperatore Ottone I, ove conobbe la bella Alasia, figlia dell’Imperatore, e tra i due nacque l’amore. Incapaci di riferire la cosa a sua maestà e temendo un rifiuto al matrimonio, i due innamorati scapparono nelle terre natali di Aleramo.

Conoscendo la natura coraggiosa di Aleramo, l’imperatore perdonò i due amanti e concesse ad Aleramo delle terre, ponendo però una condizione, che rappresentasse una prova di valore e abilità. Saranno sue infatti solo quelle terre di cui Aleramo riuscirà a stabilire i confini, cavalcando ininterrottamente per 3 giorni e 3 notti. Il percorso, che segnerà i confini del futuro stato del Monferrato, è di oltre 400 km. La leggenda narra che il primo e il secondo giorno Aleramo cavalca senza sosta dal fiume Orba al Po’, fino al mare. Ma alla fine del secondo giorno il cavallo muore; egli ne monta un altro, ma questi perde un ferro. Aleramo con un mattone, in dialetto monferrino mun, riesce a rimettergli il ferro (frà) e a delineare i confini delle sue terre. Da questa epica impresa nasce il nome di Monferrato, dall’unione degli oggetti che hanno permesso questa cavalcata: mun e frà. Ancora oggi in dialetto locale, Monferrato si dice “Munfrà”.

Resta tuttavia difficile risalire quale sia la vera storia di Aleramo: di sicuro la sua vita si perde nella notte dei tempi, rendendolo uno dei personaggi più misteriosi, affascinanti e sconosciuti della storia d’Italia.

“esultante di castella e vigne suol d’Aleramo”

Giosuè Carducci